“L’amore per la nostra terra e la bellezza dei fiori dello zafferano ci hanno spinti ad avviarne la coltivazione e ad imparare i segreti della trasformazione del fiore in spezia: lo zafferano essiccato.”
Così hanno motivato l’avvio della sperimentazione di questa particolare coltura, nel 2011, i soci dell’”Associazione Produttori Zafferano del Ventasso”, con sede a Ramiseto (RE) in via del Capitano n. 9.
Dal 2013 è in corso la fase produttiva vera e propria, con oltre sei quintali di bulbi coltivati nelle ben ordinate aiuole a mille metri sul livello del mare sulle pendici del monte Ventasso, sull’Appennino reggiano, nel comprensorio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
Le caratteristiche di questa coltura, innovativa per l’area ed introdotta anche per ridar vita a terreni che rischiavano l’abbandono, sono la quasi completa manualità delle operazioni colturali ed il basso investimento in termini di superficie impiegata, cui fa riscontro un alto valore commerciale del prodotto.
Così le piccole aziende agricole montane e le famiglie dei produttori possono rivitalizzare i campi incolti e realizzare un modesto ma interessante reddito integrativo.
I risultati produttivi ottenuti, documentati dalle analisi di laboratorio, certificano che lo Zafferano del Ventasso è purissimo, di prima qualità, delicato e caratteristico nel sapore e nell’aroma, intenso nel colore.
Essiccato nello stesso giorno della raccolta, a bassa temperatura, su brace di faggio, mantiene inalterate tutte le sue preziose qualità.
Le condizioni pedoclimatiche della zona di coltivazione e i risultati finora ottenuti confortano gli sforzi dei soci, che hanno un’idea precisa in testa, questa: “Se riusciremo a incrementare e a far diventare tipica del nostro Appennino la produzione di zafferano di primissima qualità, avremo realizzato non solo un utile per noi produttori, ma anche un arricchimento per il nostro territorio”.
Così hanno motivato l’avvio della sperimentazione di questa particolare coltura, nel 2011, i soci dell’”Associazione Produttori Zafferano del Ventasso”, con sede a Ramiseto (RE) in via del Capitano n. 9.
Dal 2013 è in corso la fase produttiva vera e propria, con oltre sei quintali di bulbi coltivati nelle ben ordinate aiuole a mille metri sul livello del mare sulle pendici del monte Ventasso, sull’Appennino reggiano, nel comprensorio del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano.
Le caratteristiche di questa coltura, innovativa per l’area ed introdotta anche per ridar vita a terreni che rischiavano l’abbandono, sono la quasi completa manualità delle operazioni colturali ed il basso investimento in termini di superficie impiegata, cui fa riscontro un alto valore commerciale del prodotto.
Così le piccole aziende agricole montane e le famiglie dei produttori possono rivitalizzare i campi incolti e realizzare un modesto ma interessante reddito integrativo.
I risultati produttivi ottenuti, documentati dalle analisi di laboratorio, certificano che lo Zafferano del Ventasso è purissimo, di prima qualità, delicato e caratteristico nel sapore e nell’aroma, intenso nel colore.
Essiccato nello stesso giorno della raccolta, a bassa temperatura, su brace di faggio, mantiene inalterate tutte le sue preziose qualità.
Le condizioni pedoclimatiche della zona di coltivazione e i risultati finora ottenuti confortano gli sforzi dei soci, che hanno un’idea precisa in testa, questa: “Se riusciremo a incrementare e a far diventare tipica del nostro Appennino la produzione di zafferano di primissima qualità, avremo realizzato non solo un utile per noi produttori, ma anche un arricchimento per il nostro territorio”.